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Concimi biologici

Concimi biologici

Concime: biologico o chimico?

Quando si fanno gli acquisti di prodotti agroalimentari, che si parli di cibo, di piante o anche di concimi, spesso ci si trova a scegliere fra due alternative: il concime biologico (o organico) e il concime chimico (o sintetica). La differenza fra queste due opzioni è notevole, anche per quanto riguarda la scelta del concime per orto, fiori, prato o semplici piante d’appartamento in vaso. Il concime chimico assicura tutti gli elementi chimici bilanciati per il perfetto nutrimento della pianta: non c’è scarto e appena versiamo il concime nel terreno la pianta può iniziare a nutrirsi. Si tratta di prodotti molto tecnici e professionali che permettono di ottenere risultati eccellenti per ogni singola specie e varietà di pianta. Il concime organico è un prodotto che generalmente arriva dalla semplice raccolta di materiali organici che vengono fati stagionare, come il compost, lo stallatico, il letame o il guano. In questo caso abbiamo concimi bilanciati abbastanza bene, che nutrono le piante ma iniziano a rilasciare i nutrienti dopo un certo periodo di tempo. Letame e stallatico, ad esempio, impiegano fino a 4 settimane per essere completamente disciolti nel terreno, quindi la concimazione con prodotti biologici va programmata in anticipo, mentre i prodotti sintetici sono immediatamente efficaci.

Gli effetti nel breve e nel lungo periodo

Dal punto di vista dei risultati per un uso domestico, sono sostanzialmente equivalenti: concimando, qualsiasi prodotto scegliamo, il prato sarà più forte, le fioriture più rigogliose, i frutti più abbondanti e le foglie più folte e verdi. La grande differenza sta nel terreno: a lungo andare, il concime biologico arricchisce il terreno mentre quello chimico lo impoverisce. Per semplificare molto, possiamo dire che il concime chimico è più nutriente per la pianta di destinazione e basta, mentre il concime biologico è più nutriente per tutte le altre forme di vita. Quello chimico è più concentrato e specifico e aiuta solo la specie di pianta alla quale è destinato, quello biologico è più dispersivo e vario e magari aiuta un po’ meno la singola pianta di destinazione ma con i suoi prodotti di scarto, che la pianta non usa, contribuisce alla salute di tutte le altre piante presenti e future di un terreno. In questo modo il terreno rimane più vitale e non si impoverisce in maniera selettiva nel lungo periodo, come accade con il concime chimico.

Il concime biologico: ad ogni pianta il suo prodotto

Un esempio pratico e comune di concimazione biologica, con molto scarto ma molto efficace nel tempo, è il mulching, ovvero la tecnica di pacciamatura per cui, quando si falcia l’erba, si sminuzza e si redistribuisce l’erba tagliata sul prato stesso, nutrendo non solo le piante di erba ma l’intero ecosistema-prato fatto di trifogli, lombrichi, violette, margherite, piantaggine e insetti. Fra i concimi biologici acquistabili per le piante di casa, è molto popolare il guano, ideale per rose e rododendri ma anche per apprezzatissime piante orticole come le fragole o i pomodori: è un concime naturale che ha un’ottima durata nel tempo e rispetta il terreno.