Piastre: tanti modelli tra cui scegliere con materiali e caratteristiche differenti. Ognuna contribuisce in cottura a rendere i tuoi piatti caratteristici, esaltandone gusto e sapori.
Come orientarsi tra tutte quelle proposte del reparto barbecue di AgriBrianza?
Ecco i consigli del nostro esperto Marco Agostini.
Piastra in Ghisa
È probabilmente la più conosciuta. La ghisa, esattamente come avviene nell’utilizzo delle griglie, è un materiale caratterizzato dalla grande capacità di accumulare il calore. Questo si traduce in una erogazione costante senza oscillazioni, anche nel momento in cui ci appoggi la carne a temperatura ambiente o, peggio ancora, fredda. La cauterizzazione (la crosticina croccante che si forma sulle pietanze) risulta ottimale e viene ottenuta molto più velocemente. La piastra in ghisa è quindi perfetta per cuocere bistecche ed hambuger, e in generale se cerchi una particolare enfasi della cauterizzazione nelle tue cotture.
Piastra refrattaria in cordierite
È la pietra perfetta per cuocere la pizza e i panificati in generale. La cordierite è un materiale ultra resistente al calore e poroso: questo gli consente di raggiungere alte temperature per ottenere una cottura simile a quella di un tipico forno a legna. Inoltre la porosità della pietra assorbe l’umidità dell’impasto e lo rende croccante all’esterno e soffice e umido al punto giusto all’interno. Occorre scaldarla bene prima di cuocere la pizza: una volta raggiunta la temperatura giusta, le pizze saranno pronte in pochi minuti!
Piastra in ceramica
Anche la ceramica è materiale refrattario: la trasmissione del calore avviene in forma ancora più attenuata rispetto alla cordierite. La piastra ceramica è molto simile alla pietra ollare, famosa per la cottura “salutare” dal momento che rende più difficili le bruciature, i cui effetti negativi sulla salute e sul gusto sono ben risaputi. La pietra ollare però soffre molto le escursioni termiche e rischia la rottura se non viene preriscaldata lentamente ed adeguatamente a lungo: perciò si preferisce utilizzare la piastra in ceramica. È consigliata per alimenti delicati come filetti di pesce e a polpa morbida come alcune verdure, oppure per cibi ad alto rischio di bruciature come ad esempio le bruschette o il cibo panato.
Piastra di sale
È una piastra che andava di moda qualche anno fa e ha ancora molto successo. In realtà non si tratta di salgemma ma di sale fossile: cioè il sale si estrae dalle montagne e non dal mare. E’ particolarmente ricca di sali minerali ma il suo vero contributo risiede nel fatto che rilascia sapidità attraverso i succhi di cottura degli alimenti, che possono quindi essere cotti senza condimenti. Risulta inoltre molto comoda, essendo un buon accumulatore di calore, per essere portata a centro tavola per scenografiche cotture a vista di piccoli pezzi di carne o di pesce.